lunedì 4 agosto 2008

RILEGGENDO LA PAGINA 161.....

IL MIO 1° MEME....

...."un giorno Zeus volendo castigare l'uomo seza distruggerlo, lo tagliò in due. Poi per curare l'antica ferita inviò l'amore fra gli dei, l'amico degli uomini, il medico, colui che ricoduce all'antica condizione.
Cercando di fare uno ciò che è due, l'amore tenta di medicare l'umana natura.
- Vedi, Federico, essendo una metà troveremo la felicità incotrando l'altra e diventando una cosa sola. Platone non sarà mica un coglione. Nn sei d'accordo su questo?
- Certo che sono d'accordo. Ma l'altra metà da trovare non è una donna.
- Come non è una donna? Vuoi dire che troverò la mia felicità in un uomo?
- Si, alto e muscoloso! Sei contento? L'altra metà da trovare non è una donna:sei sempre tu. E' l'altra metà di te, la parte sconosciuta alla quale devi dare vita, per poterti finalmente incontrare. Per sempre. Questa è la vera unione in grado di liberarci da quel sentimento di solitudine che avvertiamo anche quando stiamo con qualcuno. Allora poi non c'è niente di più bello che condividere con una persona la propria vita. Però bisogna prima averne una. Una vita viva. E' la totalità che esalta. Quando guardi un quadro, può anche piacerti un particolare, ma è l'insieme che ti emoziona.
- Michele, io ti conosco, sei mio fratello, devi credermi quando ti dico che tu sei molto di più di questo. Sei molto di più e lo sai. Come tutti, anche tu non sei un ruolo, sei un miracolo, cazzo! Dimmi che non hai mai avuto la sensazione di essere migliore, di poter fare di più nella vita. Non hai mai avvertito la sensazione di vivere con il freno a mano tirato?....."
.................
........"questa vita che per fortuna ho avuto il coraggio di amare, Questa vita che mi sono preso e che ho voluto vivere fino a farla stancare al punto di desiderare un pò di riposo, di desiderare d'addormentarmi come da piccolo sul dedile della macchina dopo essere stato dai nonni con la mia famiglia, stravolto per aver giocato tutto il giorno. E addormentato aspettare che mia madre mi prenda ancora una volta in braccio per portarmi finalmente a casa, dopo questa incantevole avventura......"

Questo è stato il primo libro di Fabio Volo "UN POSTO NEL MONDO" che leggo, e se non fosse stato per mia sorella che me lo ha regalato, non lo avrei mai fatto. Non ho mai ritenuto Fabio capace di pensare e scrivere pensieri e parole cosi profonde, ma man mano che leggevo mi ricredevo. Ci sono state volte, molte volte, in cui ho pensato di averlo scritto io stesso questo libro per tutti i pensieri nei quali mi rispecchio al mille per mille....

" VOGLIO LASCIARMI ANDARE,
VOGLIO DI PIU' PER ME,VOGLIO TE,
VOGLIO BUTTARMI
PER CADERE VERSO L'ALTO."

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