lunedì 4 agosto 2008

La civetteria delle donne...


Dopo aver letto l'ennesimo libro in queste vacanze sulla filosofia dell'amore ne traggo alcune conclusioni:
le donne sono essenzialmente delle civette cioè ricorrono a modi leziosi e accattivanti per attrarre gli uomini, vogliono essere la promessa di un piacere, le donne sanno benissimo che non è l'attuazione definitiva del loro possesso a far sorgere la gioia ma la speranza, l'attesa del piacere ..

La civetteria della donna quindi non è altro che la fase preparatoria del godimento, la civetta oscilla tra l'attirare l'uomo e respingerlo un momento dopo...lo respinge per attirarlo...essa suscita una continua eccitazione, un contrasto simile all'umorismo negli effetti psicologici, i cui termini si annullano e si animano a vicenda.
Per conservare il suo fascino le donne devono mantenere un certo riserbo non solo prima di concedersi ma persino nel concedersi stesso, fa perdere la sua attrattiva appena fa sorgere l'idea di non avere più nulla da dare nè interiormente nè esteriormente

Vale la legge di Weber nel senso che la durata del fascino è possibile solo grazie all'accrescersi dei momenti che lo suscitano cioè grazie al fatto che il tutto non avvenga concesso in una sola volta( cioè se te la danno subito)

infine se alla donna si addice l'atteggiamento civetta ... ci appare ripugnante se lo fa l'uomo in questo caso è l'uomo ad essere corteggiato , a compiacere alle donne , a sentirsi irresistibile!

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