lunedì 4 agosto 2008

Che cos'è il vero amore? (03/01/08)

L’interrogativo continua a girarmi per la testa mentre sono seduto sulla mia scrivania a guardare la sua foto dove lei si muove, seduta accanto a me sulla mia golf, a tentare di costruire quel puzzle di kitty, che ha trovato nel gelato…

Per un attimo torno con il pensiero alla sera in cui si presentò dinnanzi a me al molo…. ma quella vista, che risale a oltre due anni fa, mi sembra sempre più simile ad un sogno.
Ho messo via tutto ciò che per me, che per noi aveva valore, tutto rinchiuso un due o tre scatoloni gettati con rabbia nell’angolo più buio della mia mansarda, tutto a parte la nostra foto sotto alla palma brasiliana e a Gianlu, che tutte le notti mi accompagna nei sogni e alla sua foto tessera che mi regalò insieme ad una dedica…. È una specie di talismano che contiene molti ricordi, di tanto in tanto la prendo dal portafogli e la guardo e penso a lei e…….e piango…

Accarezzo la foto, accarezzo lei e d’un tratto la rivedo che naviga sulle pagine di turismo in internet nella sua cameretta, e sento il profumo di muschio bianco….
Allora sorrido e per un attimo non mi sento più solo.
Ma lo sono, e in un certo senso lo resterò per sempre. Pensando a questo cerco con lo sguardo la sua figura , e la mia, e quella di Gianlu, tutti in salopette, e ci vedo camminare tenendoci per mano e poi abbracciarci, baciarci e ridere quando Bull comincia a saltarci addosso… Devo ammettere che saremmo stati proprio una bella famiglia.

Ho messo tutto il mio impegno per fare in modo che il nostro sogno si potesse realizzare al più presto, mi sono dannato l’anima per finire al più presto l’università, trovare un lavoro soddisfacente per vederla felice, per renderci felici, perché volevo che fossimo felici, per tutta la vita….e vissero felici e contenti…
Ma a fare la cosa giusta, alle volte, non è facile, oppure non serve….mi è costato tanto buttarmi nello studio come ho fatto, non avere neppure più il tempo di andare dal barbiere, ma questo non mi pesava assolutamente, perché amare significava avere a cuore la felicità dell’altro più della propria per quanto ciò comporti delle scelte difficile, ma sapevo che sarei stato ripagato fino all’ultima goccia di sudore, perché avrei avuto accanto la donna più speciale del mondo….

Ancora oggi, che non sono ancora passati neppure due mesi, ho la sensazione che manchi qualcosa per rendere la mia vita completa, come so, o almeno, mi illudo di sapere, che i sentimenti di Cristina per me, ci siano ancora e che ci saranno per sempre in una parte del suo cuore…..anche se questo non mi basta….
E a volte, mio malgrado, mi domando se anche lei nutra i miei stessi dubbi sulla sua scelta, il che però, non spiegherebbe il suo silenzio…..

Rimango seduto a guardare la foto mentre fuori il rumore del vento cresce…ho come la sensazione che entro breve mi cominci a guardare anche lei dalla foto…che mi possa allungare una mano e accarezzarmi il viso, che…..io non vedo l’ora d’immergermi in quei ricordi dolceamari…… Mi ritrovo a fissare ansiosamente la foto sperando nell’impossibile. So che non succederà mai, ma resto in attesa respirando profondamente, come per attirarla fuori…..dalla foto….dal telefono….dal mio cuore….
Quando dal mio cuore riaffiorano mille ricordi, mille emozioni e come se stessi assistendo ad un miracolo la vedo alzarsi dal mio letto con viso assonnato e la bavuscia del sonno sul cuscino……… e mi sento sommergere dal desiderio, dalla voglia di stringerla a me, di baciarla, di sentire la sua pelle calda su di me, di riassaporare le sue labbra, di urlarle TI AMO BUBU….di chiamarla...

Invece sono in camera, sono solo con i miei ricordi………

Ma per un fugace istante, ho l’impressione che siamo ancora insieme….

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