Ci sono questioni di odio. Questioni di gioie negate a noi perchè qualcun'altro ne gode. E' il dannato problema del mondo, a fare i filosofi. Io sono scontento e non ho un cazzo. Tu hai qualcosa e ne sei felice. Ti odio e ti invidio. O vivo ammirandoti e/o rodendomi, o ti attacco e ti sottraggo ciò che desidero e non ho. Questa logica ha fatto muovere, fondamentalmente, tutte le guerre anche se in modo più complesso. Se non sono guerre, almeno comandano il 90% dei rapporti umani basati sullo scontro fra individui, o gruppi...
Odio, invidia e gelosia sono sentimenti che ognuno di noi prova. Almeno una volta nella vita una o più persone hanno incarnato questi sentimenti, da tanto glieli abbiamo riversati addosso.
Odio. Una perfezione vivida di sentimento. Lento e strisciante, cancella la nostra umanità perchè vorremmo il peggior male per chi odiamo.
Oppure invidia. Perchè ognuno pensa di non avere quello che un altro ha. Peggio ancora. L'invidia è la debolezza di chi non ha la forza per ottenere quello che gli manca. Consuma l'anima su se stessa fino a sibilare con il suo compagno, l'odio, maledizioni per chi invidiamo.
Gelosia. Quando non si ha la forza, o la possibilità che nulla centra con la nostra forza, per tenere in mano qualcosa solo per noi. La gelosia nasce dal vuoto della nostra sicurezza e del nostro desiderio, riempie quello spazio come un cancro, e come tale si innesta nei nostri pensieri, respira e vive con noi.
Sono pessimi sentimenti, perchè in molti casi nascono da noi stessi come veleno, e diventa quasi un'assuefazione perchè il desiderio non realizzato lascia un vuoto, che in qualche modo si deve colmare. Solo un santo, forse, non prova questo marciume dell'anima.
Non è possibile eliminare questi sentimenti. C'è solo l'ultimo barlume di ragione e di anima, un'anima forte e fiera, a dirci che se dobbiamo odiare, purtroppo siamo liberi di farlo, ma senza che nessun'altro ci vada di mezzo, se è una persona il perno su cui ruotano questi sentimenti fra due parti. Non si riesce ad ottenere niente facendo sapere che odiamo, invidiamo e siamo gelosi. O forse, come i veleni, entro piccole dosi e' come un antidoto. Ma non la teniamo noi la siringa per iniettare il veleno, non è nostro il pollice che decide la quantità. Mentre versiamo lacrime che nascono da sentimenti diversi e opposti, ci si rende conto che il nostro potenziale è distruggere quello che non possiamo ottenere, e ogni causa tale o presunta per cui si ha fallito. E volenti o nolenti alle volte è solo un pugno di cenere a rappresentare il trofeo delle nostre scelte e della nostra lotta, cenere di sentimenti e persone bruciate...oltre a noi stessi.
C'è solo un motivo per cui non si deve temere questa distruzione. Il desiderio dipende da noi, e non solo da noi, è vero. Non e' solo a causa nostra che si vince o si fallisce, alle volte senza che vi siano colpe per nessuno. Ma tutto il resto dipende da noi. E' il nostro potere e la possibilità di far nascere, ricrescere o creare qualcosa. O distruggere. E che cosa...quello dipende solo da cosa vogliamo in realtà.
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