Notti che non si dorme...sognare ancora..rubare il tempo per...di più...
...sarà vero...oppure no...
giovedì 24 novembre 2011
..dubbi del giovedi pomeriggio
martedì 12 ottobre 2010
sabato 10 ottobre 2009
giovedì 30 aprile 2009
Spettacolare incidente nei pressi del ristorante Tantlon
martedì 28 aprile 2009
Un incidente spettacolare, ma fortunatamente con feriti lievi, si è verificato questa mattina poco dopo le 8 a Cervia sulla Via Salara, nei pressi del Ristorante "Tantlon". Quattro i mezzi coinvolti, tre auto e un autocarro con rimorchio.
L'autocarro procedeva in direzione Cervia quando improvvisamente, per cause in corso di accertamento da parte della Polizia municipale di Cervia, ha tamponato una Opel Astra che lo precedeva.
Quest'ultima a sua volta ha tamponato una Opel Corsa che viaggiava nella stessa direzione; nell'impatto il conducente ha perso il controllo e ha invaso la corsia opposta, andando a sbattere contro una Golf.
Nella carambola le tre autovetture sono finite fuori strada e i rispettivi conducenti, due donne e un uomo, sono stati ricoverati all'ospedale di Ravenna con ferite di media gravità. Illeso l'autista del camion.
Sul posto oltre al 118 con ambulanze ed elicottero sono intervenuti anche i vigili del Fuoco per mettere in sicurezza i mezzi. La strada è stata chiusa al traffico in entrambi i sensi di marcia per circa un'ora, per consentire alla Polizia Municipale di effettuare i rilievi e rimuovere i veicoli incidentati.
Sempre nel corso della mattina si sono verirficati altri incidenti, ma di lieve entità.
giovedì 12 marzo 2009
giovedì 25 dicembre 2008
sabato 6 dicembre 2008
L'equilibrio
Lentamente, costretta ad un movimento quasi impercettibile, cercava di mettere un passo davanti all'altro. Con il piede sentiva la corda ruvida e consumata, sicuramente molto vecchia, non poteva farvi affidamento questo le era stato chiaro fin dall'inizio, ma avevea creduto molto, forse troppo, in se stessa e si era così lanciata in questa avventura incredibilmente pericolosa.
Continuava ad obbligarsi in movimenti silenziosi, ma dentro di se avrebbe voluto correre veloce, così veloce come forse non aveva mai fatto in vita sua e si accorse che era tutta la vita che non faceva altro che correre... da una situazione all'altra, da un'evasione ad una conquista lavorativa, da un amore sincero ad un passatempo noioso. Quello era il momento in cui poteva dimostrare di essere leggera, morbida e fluttuante, di saper pensare prima di effettuare qualunque azione, in quel momento era fondamentale ogni minima scelta, persino un muscolo tirato di troppo l'avrebbe fatta precipitare nell'infinito e morire all'istante. Sentiva le gocce di sudore scendere dalla fronte, non poteva assolutamente asciugarsi, gli occhi iniziavano a bruciare, ma non poteva chiuderli nemmeno per un istante, il rischio di perdere il suo punto fisso era troppo alto. Il sole stava tramontando, se fosse stata in un'altra situazione si sarebbe goduta lo spettacolo stupendo che il cielo le stava regalando, ma ora il sole era solo un nemico che le rendeva le cose ancora più difficili, togliendole la luce.
Improvvisamente vide un grande uccello attraversare il suo punto fermo... aleggiava maestoso e sicuro di se come se stesse seguendo un rotta predefinita, si sforzò, ma il suo sguardo perse e si lasciò conquistare dal volo del falco... e volò via con lui.
giovedì 4 dicembre 2008
Il Piccolo Principe - Antoine de Saint-Exupéry
Il fascino di questo racconto è nella sua disarmante semplicità. Ci insegna tante cose che abbiamo dimenticato crescendo. Perciò non può essere considerato solo un libro per bambini; ha molto da dire anche ai grandi. L’autore, in maniera originale e magica, descrive il mondo degli adulti attraverso gli occhi innocenti di un bambino evidenziandone i comportamenti irragionevoli e troppo razionali e talvolta inutili. Il piccolo principe vive su un pianeta talmente piccolo che può ammirare gli adorati tramonti ogni volta che vuole semplicemente spostando la sedia. Sua unica compagnia una rosa il cui seme è arrivato lì chissà da dove. A dire la verità si tratta di una rosa un po’ capricciosa e ingrata che esaspera talmente il piccolo principe da farlo scappar via, approfittando della migrazione di alcune rondini. Il suo è un viaggio lungo e tortuoso durante il quale incontra personaggi bizzarri che gli mostrano un mondo fino a quel momento sconosciuto. C’è chi conta e riconta le stelle sostenendo di possederle come un capitale; chi si crede di regnare sull’universo intero quando non c’è nessuno a sapere della sua esistenza; chi è ligio al suo dovere al limite del paradosso; chi è vanitoso e vive nell’attesa di qualcuno che lo ammiri. Ogni personaggio rispecchia un aspetto diverso della vita degli adulti. Giunge infine sulla Terra che è il più grande tra i pianeti visitati e di gran lunga il più interessante. Incontra una volpe che, nonostante sia diffidente con gli uomini, di fronte all’ingenuità del protagonista, vorrebbe farsi “addomesticare” per essere l’unica al mondo e non uguale a centomila.. Addomesticare è una cosa dimenticata da molto tempo ormai e vuol dire “creare legami”. Queste alcune delle parole della volpe:
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano. Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici”
Incontra un giardino fiorito di rose che inizialmente lo rende infelice e lo fa piangere.
Il suo fiore gli aveva raccontato che era il solo della sua specie in tutto l’universo. Ed ecco che ce n’erano cinquemila, tutte simili, in un solo giardino.
Ma poi ne comprende l’unicità grazie agli insegnamenti della volpe stessa:
“Voi siete belle, ma siete vuote. Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho annaffiata. Perché è lei che ho messo sotto la campana di vetro. Perché è lei che ho riparata col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa.”
A volte dobbiamo allontanarci da chi amiamo per capirne l’importanza e il valore; e a volte abbiamo bisogno di un amico che ci insegni e che ci guidi in situazione difficili da comprendere.
Infine incontra chi narra questa storia, l’aviatore dispersosi nel Sahara, che, impegnato nella riparazione del suo aereo, non si accorge immediatamente di quanto prezioso sia quel bimbo strano.
Ma presto tra di loro nasce una stretta amicizia che li arricchirà solo come le vere amicizie sanno fare e che li terrà sempre vicini nonostante le distanze geografiche.
Questo è un libro, una favola, una poesia che insegna tanto ……. Quindi non l’ho voluto tenere solo per me sulla mia libreria, ma l’ho regalato. L’ho, le ho regalato un "Piccolo Principe tutto speciale....l'ho regalato a chi mi ha addomesticato.....
lunedì 1 dicembre 2008
Lasciati dire che
Ora non so
Cosa mi serva
Questa notte
Per capire sai
Lasciati dire che
Ora è notte ormai
Busso forte le mie lacrime
Gridano per me (cercano te)
Dammi un attimo senza paura
Dammi un attimo senza ragione
Dammi un attimo
Ma fallo per noi.
Ora lo so che cosa sei per me (l'ho sempre sapute e...)
Un diamante che brilla sempre (su di noi)
Quanta vita sei per me
Ora lo so che cosa sei per me (non ho mai smesso di saperlo)
Una fiaba che vuole vivere
Voglio crederci con te.
No non fermarti
Ora come sai
Sfiora il mio viso (cerca te..)
Dolcemente (come solo tu sai fare)
Non pensare che
Puoi cancellarmi(impossibile)
O puoi cambiarmi
(l'hai gia fatto trasmformando con il tuo amore il principino in un piccolo-grande-uomo che nulla ti farebbe mancare)
In fondo siamo due parole
Di una storia che
Chiede un attimo senza paura (nostro)
Chiede un attimo senza ragione (l'amore non ha ragioni)
Chiede un attimo
Lo chiede per noi.
Ora lo so che cosa sei per me (la mia felicità)
Un diamante che brilla sempre
Quanta vita sei per me
Ora lo so che cosa sei per me
Una fiaba che vuole vivere
Voglio crederci con te.
Ovunque andrai
Ovunque sarai
Se mi cercherai
Io ci sarò
Questa notte
Fammi entrare
Dammi un'opportunità.
Ora lo so che cosa sei per me.
Ora lo so che cosa sei per me.
Quanto amore sai
Solo amore sei
Voglio crederci con te.
Devi crederci con me.
lunedì 24 novembre 2008
lunedì 17 novembre 2008
UN ARRIVO TUTTO SPECIALE
Dopo alcuni giorni di assenza…..eccomi qua per comunicare una lieta notizia.
Sabato 15 Novembre 2008 alle ore 07.25 è nato un pargoletto di 54 cm di lunghezza e 2.690 kg di peso…..il mio nipotino RICCARDO, figlio della mia sorellina Valentina e del suo ragazzo Tiziano. Il mio primo nipote. Avverto un’ incredibile sensazione al pensiero di essere diventato zio, quest’appellativo che per la maggior parte di noi è compreso tra quelli che fanno parte della parentela mi commuove profondamente, forse perché presto mi sentirò chiamare zio, zietto.
La nascita è un giorno speciale nella vita di ogni individuo. E' senza dubbio quello in cui egli è venuto al mondo. La nascita di una persona, che dal punto di vista prettamente medico viene considerata come il momento in cui un essere vivente viene alla luce dal grembo della madre, possiede in realtà un significato ben più profondo. Essa rappresenta il punto di inizio della nostra esistenza, il momento a partire dal quale veniamo riconosciuti come persone e acquisiamo dei diritti fondamentali, primo fra tutti quello alla vita. La nascita di un bimbo è sempre un lieto evento e un momento di grande gioia e felicità. È l'occasione per festeggiare una nuova vita che viene alla luce e per augurare a mamma e papà una vita ricca di serenità e soddisfazioni per il proprio piccolo.
Non nego di aver provato un emozione straordinaria. Non credevo di potermi commuovere in questo modo. Ma quegli occhioni blu, sempre spalancati per guardarsi attorno, quelle manine piccine, cicciotte e piene di grinze, questo faccino cosi….cosi….cosi….non riesco proprio a descriverlo.
Ricki è arrivato nella nostra vita come il sole a primavera.
Quello che aspetti da nove mesi che desideri con tutte le forze, che ti fa sentire tutte le forze ribollire dalla gioia. Fremo quando lo vedo, perché è mio nipote, e perché è la quintessenza della bellezza. Lo osservo tra le braccia della sua mamma: si addormenta tra le sue braccia, lei gli strofina naso bocca guance contro il viso. È di una tenerezza che mi toglie il respiro. Ho cominciato ad amarlo da subito, quando era lungo solo 10 centimetri e lo vedevo girarsi nello schermo dell'ecografo...era già completamente formato e addirittura aveva già il suo minuscolo ditino in bocca... o forse erano solo mie visioni, visioni di uno zio…. Passavo ore prima di dormire a pensare a come sarebbe stato...il colore dei suoi occhi...o magari se aveva già tanti capelli...insomma se mi somigliava già un pochetto (pazzie di uno zio un pà pazzo!!)
Quella sera del 14 avevo una cena ad Ancona, quando, alle 9.00 quasi arrivato, mi è arrivata una telefonata….”portiamo la Vale in ospedale perché Ricki si sta facendo sentire….” …. Cena? Ma quale cena, autostrada…..uscita Ancona….esco…..mi giro…..entro in autostrada, direzione Rimini e GASSSSSSSSSSSS! Ogni due nano secondi guardavo il cellulare sperando di non trovare nessun messaggio…..”Aspettami Ricki che lo zio sta arrivando” dicevo…. Mi ha aspettato.
E' così che alle 07.25 nasce , il mio primo nipotino che diventerà in poco tempo da me straviziato e coccolato, ne sono certo, ne sono tutti certi!!
Da quella cullina, messa accanto al lettone della mamma l’ho potuto vedere, finalmente...ed è proprio in quel momento che davanti a quel batuffolino che sbadigliava ho capito cos’ è la magia della vita e la gioia, il potersi vantare di avere un nipotino così bello (il più bello dell'ospedale ad essere del tutto imparziali!!).
La sera stessa tra le coperte non riuscivo a pensare ad altro..e la mattina dopo appena sveglio sono corso subito a rivederlo… E' bello sapere che lui ti vuole bene in modo incondizionato...è bello sapere che quando camminerà con il suo zio si divertirà un mondo...ed è altrettanto bello sapere che c'è e basta....Quando sarò triste penserà a Riccardo..sorriderò..e tutto tornerà ad essere sereno. Perché Amare è donare tutto se stessi senza chiedere mai nulla…..amare è non dire mai, mi devi….
Domenica poi, ho avuto il mio primo mancamento quando la sorella-mamma me lo ha messo tra le braccia. Dai Ricki, vai dallo Zio......Cosa? Vale ma sei fuori? Io? Lui? Lui in braccio a me? Ma lo rompo…non so fare!! AIUTO!!!
Sono stati i tre minuti più lunghi della mia vita! Sudore, tremarella, gioia e terrore!!!
Poi la sera l’ho ripreso tra le braccia ed è stata una sensazione unica. Da togliere il respiro. Ero più rilassato e sono riuscito ad assaporarmi ogni singolo istante. Questo tesoro tra le mie braccia. Questa volta ero seduto sul letto libero accanto a quello di mia sorella. Con i suoi occhioni chiusi dormiva da vero angioletto, poi si svegliava, mi guadava, sbavusciava un pochino e poi ancora nanna fino a quando mi sono sentito la mano destra, quella con la quale gli sorreggevo il corpicino, tremare….ammazza che scoreggia che mi hai mollato… e bravo Ricki!
Ma il momento che non mi scorderà mai, tra tutti, è sicuramente quello in cui, mentre lo accarezzavo, mi ha stretto il mio pollicione con la sua manina….e da quel momento ho capito quanto sia vera la frase “quando tuo figlio stringe per la prima volta il tuo ditone tra le sue manine significa che diventi suo per la vita”. Ovviamente non sono suo padre, e lui non è mio figlio, ma in quel momento mi è scesa una gocciolina dall’occhio….mi ha stregato.
Gli ho detto GRAZIE.
Non ricordo di averlo detto ad alta voce o averlo solamente pensato, ma in quel preciso istante ho visto gli occhi di mia sorella puntati su di me. Ha fatto una mossa come per dire qualcosa, qualcosa dalla quale si è trattenuta. Se mi ha sentito so perfettamente che ha capito il senso di quel grazie. Se non mi ha sentito sono sicuro che me lo abbia letto tra le lacrimuccie che mi solcavano il viso.
Un grazie speciale, un grazie speciale per un angelo che mi ha ridato l’alba, un angelo che mi ha fatto capire quanto sia straordinaria la vita, quanto sia straordinaria la felicità, quanto sia importante vivere. Quanto sia importante amare chi ti ama. Forse alcuni di noi non sono capaci di amare proprio perché desiderano essere amati, vale a dire vogliono qualcosa dall'altro invece di avvicinarsi a lui, senza pretese e volere solo la sua semplice presenza. Un angelo che mi ha fatto capire quanto sia sciocco e stupido vivere pensando solo a ciò che ti fa del male. Cercando solo la tristezza. Un angelo che mi ha dato la forza di gettare un peso a forma di cornice dentro allo scatolone. Ha fatto un rumore tremendo, rumore di peso del passato. Rumore di passato finito. Rumore di silenzi. Rumore di un sorriso nel silenzio. Rumore di vita. Rumore di nuovo. Rumore di cambiamento.
“L’ESSENZIALE è INVISIBILE AGLI OCCHI” "Il piccolo principe" Antoine de Saint Exuperie
GRAZIE RICCARDO PER REGALARCI OGNI GIORNO UN MONDO PIENO DI SORRISI A ME, AI TUOI GENITORI, AI TUOI NONNI ED AI TUOI TANTI ZII…..
venerdì 14 novembre 2008
Ancora una, poi basta. Ancora una volta mi lascerei stringere dalle tue catene. Mi lascerai lacrime mute che bagnano il cuscino. Mi lascerei condurre fino alle tue fantasie. Mi lascerai ricordi strappati, che rigano il volto.
D’improvviso l’aria è più pesante...respiro fumo. Divento fiato sui vetri appannati. Soffio interminabile lungo pochi secondi. Devo svuotare il posacenere. In questi momenti mi sento una corda sospesa nel vuoto con tutto quel cielo di mezzo e sotto le case e le colline che sembrano un presepe. Le luci colorate sono già montate su tutti i lampioni e mi fanno l’occhiolino… Sono scintille appannate, decorazioni sugli alberi spogli bruciate qua e là.
Di buio steso tra i contorni del cielo, di profumo di caldarroste.
Alle volte mi sento ghiaccio e vento freddo. Con le mani fredde soffio nebbia e note sbiadite.
Quella cagna con il cappello rosso sa che non ci sei più e mi guarda con gli occhi "tristi" mentre io la accarezzo e la invito ad accompagnarmi a fare un pò di compere....
Il padrone suona la chitarra e la musica accompagna la voce appiccicata a cappotti scuri.
La stazione mi guarda da dietro il giardino. E’ partito anche l’ultimo treno senza di me. Stasera lo invidio, lui che corre da te.....io lontano da te...
martedì 11 novembre 2008
Un anno
sono davanti alla nostra prima fotografia scattata in spiaggia, le immagini scorrono animate e quasi nemmeno le guardo troppo preso dai mille pensieri. Io che non riesco a togliermi dalla mente, dalla pelle, e dalle mani il tuo profumo. Il tuo pensiero. Mi è entrato dentro così tanto che ovunque sia non sento altro.
È stata una giornata "strana" quella di ieri e scusami se non so definire quello che provo ora... felicità x essere stati insieme o amarezza x aver visto ancora una volta chiudersi un desiderio? Ho passato tutto il viaggio stamattina a chiedermi se forse, chissà, avrei trovato una sorpresa... se forse, chissà avrei trovato una dimostrazione....se forse, chissà....ma non ci possono essere sorprese oggi....oggi è l'11 novembre...
Hai avuto più di un'occasione, ho creduto ad ogni tua promessa...promesse sprecate. Tutte.
Tanta paura del futuro da non riuscire a lasciare il passato? Mah, troppo banale per me c'è molto altro....e lo sai....
Mi spiace tanto ma stavolta è l'ultima. Queste sono le parole che pensavo oggi, quelle che non sono stato capace a dirti con tono convincente ieri... parole difficili anche solo da pensare. Ancora più difficili, e tristi, e pesanti perchè ti amo da morire e fa male sentire che ti sforzi, e pure tanto per..... Non ti sforzare che non lo merito, come non merito i tuoi silenzi, né le coccole e gli abbracci che oggi non ho avuto. Perdona se ancora una volta affido i pensieri a questo mezzo ma non mi aspetto nessuna risposta, solo prova ad andare oltre, a guardare nel tuo cuore e a chiederti quanto sei disposta a rischiare, quanto sei disposta a perdere o vincere....se anch'io sono tutta la tua vita... come tu lo sei per me.
Non so neppure io perchè mi ritrovo qui a scrivere, ancora. Forse perchè, oggi è esattamente un anno dal giorno in cui.....il mio cuore è ancora pieno dei nostri ricordi... In questi mesi ho avuto modo di conoscere tanta gente, tante ragazze, donne ma pure quando pensavo che potesse essere la volta buona per rinchiudere in un cassetto il pensiero di te, la tua immagine riecheggiava dentro di me facendomi un male della Madonna. Mi chiedo quando smetterò di soffrire, mi chiedo se un giorno questa stretta al cuore andrà via, se questa morsa allo stomaco mi lascerà respirare... Mi hai detto che sono il grande amore della tua vita... come crederti? Mi hai lasciato ed ora ti fai i cavolacci tuoi... scusami ma quello sbagliato non sono io. Non puoi dire che forse, un giorno staremo insieme "sempre", che, che, che... Io ti voglio, sempre, senza smettere neanche per un attimo.. non ho smesso di amarti neanche quando mi facevi del male, neanche quando mi trattavi come un giocattolo...ed anche adesso e la mia paura più grande è non sapere quando smetterò di farlo... Come puoi chiedermi di aspettarti? All'aereoporto ci ho "riso su" e sono tornato indietro...ma ciò che mi hai detto è molto triste. Se mi amassi davvero, se pensassi veramente di me ciò che dici non avresti rischiato, come stai facendo, di perdermi... Se tieni così tanto ad una persona non sopporti neanche l'idea che possa essere sfiorata da qualcuno che non sei tu... il solo pensiero dovrebbe farti male da impazzire... Anche se vorrei tanto che tu tornassi qui da me.. vorrei che tornassi per restare! Vorrei poter fare l'amore con te senza poi farmi mille paranoie sui se....sui ma... Voglio dormire ogni notte accanto a te, voglio svegliarti la mattina con il cornetto e il caffè sul letto come io so fare.
Ma è dura dimenticarti.. non riesco a cancellare tutto come fai tu... Ed ora? Cosa siamo io e te? Amici forse?? no, non ci credo...non è possibile. Non ti donerò mai e poi mai la mia amicizia. Ma allora perchè quando ci rivediamo sembra, guardando i nostri occhi, che il tempo non abbia mai mutato certi sentimenti? Perchè quando mi guardi e mi prendi la mano sento ancora Amore? Io non ti dirò mai più quello che penso... Ma per fortuna che ci sono quelli...i ricordi... Ci rivedremo, forse. Non so quando e non so neanche a cosa questo possa servire e dove ci porterà.... E dubito che succederà. So solo che credo alle mie parole di ieri. "il vero amore si incontra una sola volta nella vita"....
E’ passato un’anno ma è come se fosse successo ieri. Mi hai allontanato, a tuo dire ora, senza nessun motivo valido. Perdonare chi ti ha ferito è "facile" ma dimenticare non lo è di certo.Quindi ora basta col rancore. Basta con i brutti ricordi. Basta con quel nome che mi tira fuori tutta la rabbia per ciò che è stato gettato via. Basta con la malinconia durata un anno. Basta con i se. Basta con i ma. Basta con tutta quella tristezza che mi sono portato dietro per troppo tempo. Sono stanco di essere costantemente triste, sono ritornato ad essere quello che ero. Certo, con te sarebbe tutto più bello, ma...non fa niente. E' la vita. E' ora di chiudere DEFINITIVAMENTE questo capitolo e andare avanti. Strapperò le pagine dei brutti ricordi, dei pianti, tenendo solo le pagine dei bei momenti vissuti. Perchè di momenti stupendi e indimenticabili c'e' ne sono stati davvero tanti e sarebbe impossibile dimenticarli.
Ripenso ad un anno fa... Quando.... aspetto con trepidazione il momento. Ecco, si avvicina. Le tue parole e ....il sogno è finito. Non c'è nemmeno bisogno di rimetterlo nel cassetto...si è concluso così... Con quelle tue parole. Quella giornata caotica altro non è stata che..."l'inizio della fine". Da allora troppe cose sono cambiate......troppe cose mi hanno ferito. Mi illudevo che sarebbe stato un giorno da ricordare con gioia e nostalgia per entrambi. Invece con rammarico mi accorgo che così non è mai stato...mi illudevo che sarebbe stato unico ed irripetibile, come tutti i giorni vissuti insieme a te, invece......non è stato così.
Quando camminerai serena la sera, rivolgi uno sguardo verso il cielo, verso la nostra stella, verso la nostra luna.....in quel momento altri sogni tracceranno una nuova vita, ma il nostro amore giurato resterà eterno.....continuando a vivere nascosto nella stupidità e nell' irrazionalità del nostro cuore.
Tu dimmi che cos'hai oppuere che fai finta
meglio rischiare non concedersi mai.
Ma perchè devi avere paura di un bicchiere in più
meglio rischiare non concedersi mai
E se ti va
lunedì 10 novembre 2008
La fretta
venerdì 7 novembre 2008
La particolarità dei rapporti...
Io, per esempio, Amo delle persone, vicine e lontane a me. Nonostante le ami, non mi spoglio più però del tutto della mia corazza/armatura/faccia di culo o come volete chiamarla, e mai mi propongo nudo e indifeso con tutto me stesso sulle mani a mo' di offerta propiziatoria. Ho ri-cominciato ad indossare questa maschera come difesa. Non mi mostro più completamente. Lascio una parte di me solo a me stesso. Non permetto più a nessuno di entrare nel mio vero mondo, il mio vero mondo che solo questo blog ha la possibilità di conoscere. E, appunto, di questo blog quasi nessuno ne è a conoscenza. Lascio che gli altri vedano di me solo ciò che io voglio che vedano. E forse è questo il motivo per il quale scappo, di sera in sera, da un letto ad un altro. Appena mi sento leggermente coinvolto scappo, fuggo a fare colazione da solo. (Rileggendola, questa parte mi sa un pò triste. Posso trasmettere l'idea di essere una persona sola. Nulla di questo. N.D.P.)
Ma amore incondizionato non significa che coloro (le persone) che mi sono saltate sul cuore spiaccicandomelo, o mi hanno detto/fatto cose spiacevoli, io le abbia accettate e dimenticate....anzi. Però non è semplice mandare a c****e una persona vicina a te, le vuoi bene, ami quella sua cosa chiamata anima, e che a prescindere dalle incarnazioni è comunque, nell'imperfezione, perfetta. Certo, alcune che vadano affanculo, perchè non si può rispondere all'amore con l'odio e con la cattiveria. Anche se, secondo me, l'opposto dell'amore non è l'odio, ma l'indifferenza.
Diciamo che due volte su dieci mi va bene, dribblo, accetto e non mi lamento.
Diciamo che sette, di quelle dieci volte sbotto....e non è un bel vedere nè sentire.
Ma quella decima volta che va male, la tranvata o come volete chiamarla, è inevitabile...ma se è lei a farmela sotto i piedi non è proprio facile mandare tutto a cagare.....si cerca sempre di fare indigestione di quelle famose chicche....(chicche riferite al ciò che ho scritto in un post. Non altro...).
E impari sempre più quanto sia rara la vera amicizia. E sei felice di avere nella tua vita molti conoscenti, pochi amici molto ma molto speciali.
L'insicurezza, forse, o il fatto che quando vogliamo bene a qualcuno siamo incapaci di dire: mi piace parlare con te, ho bisogno di te, mi manchi. Perchè non fa figo essere dipendenti affettivamente da qualcuno...io per primo sono un grande stronzo che ora si rifiuta di portare avanti rapporti in cui ci sia anche una minima dipendenza emotiva. Ma anche perchè sarebbe troppo bello sapere che sei importante per qualcuno, e che se vai sotto una macchina hai qualcuno che ti accende una candela con dolore autentico, non tipo "ah sì, lo conoscevo, ci ho trombato una volta o due, che disgrazia". Famiglia a parte, ovvio.
Io riesco a dire certe cose a certe persone, ad altre no. Perchè? Non lo so. E quindi le tratto come estranee, perchè estranee sono, a ben guardare.
Allora cosa faccio? Mi incazzo con la persona a cui voglio bene dandole della stronza/o, egoista egocentrica/o, superficiale, indifferente e paraculo/a (quest'ultimo appellativo nel caso si difenda dicendo appunto che mi vuole bene e che non vorrebbe mai farmi del male)? No.
La cancello, nell'idea che, se veramente mi vuole bene, deve conoscermi e comportarsi meglio di altri, e sapere come sono fatto, come funziono eccetera.....eccetera. E quindi, se mi ferisce o non mi dà la necessaria considerazione, non mi vuole bene, non mi merita. Punto.
Mi incazzo invece con me stesso perchè non sono capace di prendere il telefono e dire alle persone che non possono cercarmi solo quando hanno tempo o hanno voglia. Quello lo fanno già le centinaia di persone che conosco.
Dalle persone che ho scelto come elette, mi aspetto di più. Voglio di più. Pretendo di più. Perchè io posso dare di più rispetto agli altri rapporti che ho. Io dò tanto, ma pretendo tanto. Non mi accontento più, non accetto più.
Altrimenti, che tornino nel limbo delle conoscenze casuali, dei contatti occasionali.
Io ho dalla mia una grande forza: so stare da solo, so aspettare solo anche per anni, mi so concentrare e rimanere focalizzato su ciò che voglio -o non voglio. Su me stesso.
mercoledì 5 novembre 2008
Che bello il nuovo album di Vinicio...
ti prego chiamami tesoro adesso mentre piove e l'aria è fredda
ed ogni goccia d'acqua che mi sta bagnando mi parla un po' di te.
sono giorni che cammino senza meta portandoti per mano
se anche torneremo uguali a prima non importa
se dovrò mandarmi in cenere
per ritornare a vivere
la pioggia mi feriva e non avevo più parole
ora è diventata neve e cade morbida...
e io sono quello a cui fai accendere sigarette
e sono quello per cui le hai accese tu
il sano non crede al malato si annoia alla malattia
se avevi dei ricordi ora ora sono passati a me
e sono nudo per strada
da quando non mi copre il tuo sguardo
e nuda è la strada e i binari le insegne e nuda sei tu
il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo sguardo
siamo orfani io te e la strada
se non si divide il buio si tradirà sempre la luce
io te e la strada se non si divide il buio
si tradirà sempre la luce
e nuda è la strada e i binari le insegne e nuda sei tu
il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo amore
siamo orfani ora
.....
ti prego chiamami tesoro adesso mentre piove e l'aria è fredda
e
sono giorni che cammino senza meta
portandoti nel cuore
martedì 4 novembre 2008
Amanda Knox: Il Personaggio Televisivo Dell'Anno
Amanda Knox è il personaggio televisivo dell'anno, anche se non ha mai partecipato a una trasmissione. È la ragazza che tutti vorrebbero invitare con la scusa di svelarne il mistero, da «Porta a porta» a «Matrix», da «Domenica in» a «Questa domenica». Nessuno si tirerebbe indietro, nemmeno «Che tempo che fa», chi per scoprirla, chi per redimerla. Potesse Michele Santoro le offrirebbe il posto che già fu di Beatrice Borromeo: parlare di giovani, parlare coi giovani. La tv non farebbe altro che rendere infinito il processo che ora la vedrà implicata (gli altri imputati non contano), in mille varianti possibili ma con un unico sottotesto: la fatalità del Male incarnata dalla bellezza femminile. (Grasso sul Corriere)
Dopo la condanna a 30 anni per Rudy Guede, giudicato con rito abbreviato, e rinvio a giudizio per Raffaele Sollecito e Amanda Knox, la perversa saga perugina entra in una nuova fase. Se ci saranno i domiciliari per il ragazzo pugliese e per la "Dalia Nera" americana non mancheranno gli show televisivi per entrambi...
Il Malore Di Giulio Andreotti
Paola Perego chiede: «Senatore, quale futuro si augura per i nostri bambini? ». Andreotti curvo leggermente in avanti, fissa il vuoto, la testa rivolta di sbieco verso l'alto, il sorriso paralizzato in un ghigno di sofferenza. La Perego ripete la domanda. Silenzio. Lei si sporge in avanti: «Presidente». Silenzio. «Presidente». Parte la pubblicità. Dopo gli spot ecco la Perego con Andreotti: «C'è stata un'interruzione un po' brusca. Chiaramente per via della pubblicità: chiacchierando ce n'eravamo dimenticati». Standing ovation. Andreotti scherza: «Sono contento perché mi avete messo non tra due ladroni ma tra due bellissime ragazze».
domenica 2 novembre 2008
La svolta.
Pensarti, sognarti, scriverti, parlarti è già tanto dolce, tutto questo non mi consente, però, di carezzarti, toccarti, coccolarti, sentire il tuo odore, il tuo profumo, guardare i tuoi occhi, sfiorare le tue labbra, i tuoi capelli, la tua pelle, il tuo corpo, sentire le tua mani su di me, gioire insieme a te su ogni cosa. Ogni cosa che faccio, ovunque vado, immagino te vicina, sento la tua presenza ovunque, notte e di, poi basta solo chiudere le ali della fantasia, per ritornare nella mia realtà. Poggiando i piedi al suolo, mi ritrovo solo, senza di te, solo a far le cose che vorrei fare insieme con te. Mi limito a fare quello che necessariamente va fatto, il resto, che non è poco, lo lascio al domani.
Nella lontananza l’amore brilla come una stella lontana. Non ti puoi più scaldare con il suo calore, non puoi più vedere con la sua luce… eppure il nostro sguardo rimane fisso su di lei...E mai vi sarà nulla di più bello....forse.Venerdi sera sono stato ad una festa con Laura in una fabbrica dismessa in provincia di rimini....BELLISSIMA! Tra la tanta gente ho rincontrato Caterina, una sua amica conosciuta un pò di tempo fa. Una bellissima persona con la quale ho trascorso bei momenti ma alla quale ho tarpato quasi immediatamente le ali con le solite, scontate frasi inflazionate...."sono in un periodo particolare della mia vita...non innamorarti di me....potrei farti solo del male....sono in attesa del suo ritorno...."
Come dicevo, ci siamo rivisti e......cavolo, era più bella di come me la ricordavo... Abbiamo trascorso una serata straordinaria. Il giorno dopo abbiamo fatto colazione insieme e abbiamo trascorso assieme l'intera giornata.
Un solo imperativo: il passato è il passato. Guardare il futuro vivendo il presente.
Intorno alle 16.00 circa ho avuto un'idea. Gliel'ho proposta in modo mooooolto misterioso. Ha accettato. L'ho accompagnata a casa (vive da sola), ci siamo cambiati, e siamo ripartiti.
Il nostro sguardo rimarrà sempre fisso su quella stella, unica e speciale, ricordo di qualcosa di meraviglioso gettato al vento come spazzatura.....ma di stelle nel cielo ce ne sono tante....
Eravamo in macchina. Una strada da me già percorsa. Riconoscevo posti, cartelli stradali, panchine, negozzi.. Eravamo a Saturnia, diretti verso un ristorante "Bacco e Cerere". Per dimenticare completamente una persona credo, anzi, ho voluto provare a ripercorrere le stesse strade che percorsi con lei...così da destabilizzare la sua immagine che ho impressa nel mio cuore.
"L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore". Ed ora io ti vedo, e non riesco più a scorgere la ragazza che eri un tempo, Quella a cui ho voluto sul serio bene. Talmente tanto bene da amarla, lasciarmi amare e sognare un futuro, una vita assieme. La persona che si è dimenticata quel giorno speciale che era ieri.... Non sei più niente ora. Mi accorgo guardantoti che non sei più la ragazza che ho amato. Per il mio Angelo tu saresti stata la "persona adatta a me"....ma, a quanto pare, non ero però io adatto a te, tu non eri adatta a me, al mio cuore. Non l'ho voluto mai accettare. Ora però è arrivato il momento di farlo.
Pian piano il presente svanisce...lentamente, molto lentamente sfuma nei contorni e tutto diventa memoria...tu diventi memoria...diventi un ricordo , un semplice ricordo sopravvissuto a un mondo che purtroppo non esiste più...... ripenso a tutti i giorni passati insieme, rivivo nella mia mente ogni singolo istante, ogni momento, ogni secondo durante ilquali mi sono sentito veramente felice.....e......le mille e infinite promesse, gli attimi rubati, i baci che morivano sulle tue labbra.. .
venerdì 31 ottobre 2008
31/10-02/11...
Dall'inizio......dalla fine.....dal mezzo...... Mi sembra di avere mille e mille fatti da raccontare quando in realtà da raccontare non ho proprio niente, o quasi.
Sarà, ma questa musica dei RadioHead mi ispira veramente! Grazie mille a Laura che me li ha fatti conoscere. Non di persona, ma me li ha fatti conoscere.
Allora, per questo week end il mio programma era uno solo: Tenerife.
Il biglietto come sempre non lo avevo ancora preso, ho imparato a sfruttare i vari last-minute, Edreams....sempre si trova il volo...al volo....ahahah! Così ho aspettato l'ultimo momento.
E PER FORTUNA DIREI!
Dico per fortuna perche mi è arrivata una telefonata da ravenna....."la contattiamo per quella posizione per cui si era candidato. Lunedi Alle 10.30 la aspettiamo per il colloquio...." CAZZZOOOOOOO....Ho pensato.
Quindi nulla, non sarei mai in grado di farmi tutte quelle ore di volo ed essere relativamente fresco lunedi. Mi servirebbero almeno 59ore di rianimazione.....19 di camera iperbarica....ed una seduta di massaggi shatzu...
Cambio programma.
Che si fa allora? telefono, rubrica, contatti, tastino verde.....driiinn. In realtà non ho nessun tastino verde nel mio nuovo palmare. Ma è l'idea che conta....
Ho chiamato la mia compagna di serate pazze, Laura. Laura è come me una ragazza single, da molto piu di me però. E' il classico maschiaccio con tette, sedere a mandolino e senza peli. Niente male come maschiaccio eh.. Diciamo che con lei le serate non finiscono mai prima di mezzogiorno. E' la persona che mi ha ridato la carica. Però mi ha anche fatto ricredere sull' idea che avevo della donna.
Per me la donna è pura, bianca, dolce, sincera, affidabile, coccolosa, unica come io sono unico per lei, premurosa.....ecco, Laura è l'esatto opposto di questo. Tra noi c'è veramente una strana amicizia. Amicizia che non è propria un'amicizia. La psicoanalisi non sarebbe proprio da scartare... Le sue amiche non smettono mai di dirlo. Le sue amiche sono come lei. Ho scoperto che, probabilmente, sono nato negli anni sbagliati. Io sono sbagliato per questo tempo. La donna che cerco....meglio smettere di cercarla... Ora sono tutte come Laura e questo non è proprio un complimento a 360 gradi.....ma-va-bè!!
Ma che serate!
Comunque, l'ho chiamata...."BENISSIMO! SEI MIO...OPS, DEI NOSTRI!!!".
Il vestito? Nessun vestito. Ma come, è Halloween non ci vestiamo Laura? Ci pensa lei.....mah....
Ora non devo fare altro che finire di lavorare, poi con la valigia già pronta in macchina (più che valigia è un borsone militare di Space) e due ore di macchina....comincia la baracca...
Sex, Drugs, Rock'n Roll....un fine settimana pericoloso.... Forse era piu tranquillo andare a Tenerife.....
mercoledì 29 ottobre 2008
Una mattinata strana...
Stavo lavorando e il mio unico pensiero era quanto avrei guadagnato.
Il mese sta finendo e calcolo quanto tra un lavoro ed un altro, mi metterò in tasca.
Ho anche pensato al modo per portare il conto a numero pari. SONO SCANDALOSO.
NON MI PIACCIO NEANCHE UN PO' COSì!
Il mese scorso come negli ultimi mesi ho guadagnato bene. Lavoro come un matto, sono sempre in giro ma guadagno molto bene. Questo mese poi mi sono dato ancor più da fare.....
Ma io non sono questo tipo di persona. Io non ricerco la gloria, la supersportiva da 500.000 euro. Io non cerco questo. Non voglio nemmeno essere un morto di fame, sia ben chiaro. Io che sono sempre stato felice e sono tutt'ora felice della mia golf che cambio solo ed esclusivamente perchè oramai non ne ha più, con la quale ho girato mezzo nord-Italia con quello che era l'amore della mia vita Io che non sono mai stato un materialista e che non ho mai creduto nella vera felicità solo grazie a queste cose...Io cerco solo la stabilità, la libertà, la felicità.
La stabilità economica l'ho.
La libertà...beh, sono un ragazzo di soli 26anni, single...libero sono libero. O forse lo sono solo per metà...?! Ma ora che ho mandato a quel paese Lei, ora che le ho detto di non farsi più sentire, (e lei se ne guarda bene dal farlo....ennesima conferma) che tanto io per Lei non ci sono più (quel famoso punto lei lo aveva già messo da mò....e da mò lei prende un altro punto-esclamativo-....).....non dovrei sentirmi ancora più sereno e ancora più libero......!? Marco, prova a rispondermi tu perchè questo è strano. Perchè io non mi capisco.
Se penso alla felicità come solo un lato materiale sono felice. Mi posso permettere tutto ciò che voglio (non che prima non potessi, ma non mi è mai piaciuto usare i soldi dei miei per togliermi gli sfizi!). Se invece guardo alla felicità come la vedo io...beh, per essere del tutto felice mi manca qualcosa....quel qualcosa che i soldi, la sicurezza, la stabilità, la libertà.... non mi possono dare...
Oggi, almeno, sono già tornato a casa.
Sono in camera mia.
Ripenso all'occasione lavorativa che ho buttato nel cesso. Non la rimpiango perchè ho seguito il cuore. Rimpiango solo le bugie che mi hanno condotto a prenderla. Una decisione sporcata dall' inganno, ma uno sporco non mio.
In questa mattinata ho almeno avuto una buona notizia. Ho avuto la conferma che, da gennaio, andrò a vivere da solo.
Si, da Gennaio. Voglio cominciare l'anno nuovo in modo nuovo. Lasciandomi alle spalle questa merda di 2008. Un 2008 che non vedo l'ora che finisca. Questo 2008 che è iniziato malissimo, che mi prometteva un finale da fuochi d'artificio.....ma che queste promesse non ha mantenuto...