lunedì 17 novembre 2008

UN ARRIVO TUTTO SPECIALE

Dopo alcuni giorni di assenza…..eccomi qua per comunicare una lieta notizia. 

Sabato 15 Novembre 2008 alle ore 07.25 è nato un pargoletto di 54 cm di lunghezza e 2.690 kg di peso…..il mio nipotino RICCARDO, figlio della mia sorellina Valentina e del suo ragazzo Tiziano. Il mio primo nipote. Avverto un’ incredibile sensazione al pensiero di essere diventato zio, quest’appellativo che per la maggior parte di noi è compreso tra quelli che fanno parte della parentela mi commuove profondamente, forse perché presto mi sentirò chiamare zio, zietto.

La nascita è un giorno speciale nella vita di ogni individuo. E' senza dubbio quello in cui egli è venuto al mondo. La nascita di una persona, che dal punto di vista prettamente medico viene considerata come il momento in cui un essere vivente viene alla luce dal grembo della madre, possiede in realtà un significato ben più profondo. Essa rappresenta il punto di inizio della nostra esistenza, il momento a partire dal quale veniamo riconosciuti come persone e acquisiamo dei diritti fondamentali, primo fra tutti quello alla vita. La nascita di un bimbo è sempre un lieto evento e un momento di grande gioia e felicità. È l'occasione per festeggiare una nuova vita che viene alla luce e per augurare a mamma e papà una vita ricca di serenità e soddisfazioni per il proprio piccolo.

Non nego di aver provato un emozione straordinaria. Non credevo di potermi commuovere in questo modo. Ma quegli occhioni blu, sempre spalancati per guardarsi attorno, quelle manine piccine, cicciotte e piene di grinze, questo faccino cosi….cosi….cosi….non riesco proprio a descriverlo.

Ricki è arrivato nella nostra vita come il sole a primavera.

Quello che aspetti da nove mesi che desideri con tutte le forze, che ti fa sentire tutte le forze ribollire dalla gioia. Fremo quando lo vedo, perché è mio nipote, e perché è la quintessenza della bellezza. Lo osservo tra le braccia della sua mamma: si addormenta tra le sue braccia, lei gli strofina naso bocca guance contro il viso. È di una tenerezza che mi toglie il respiro. Ho cominciato ad amarlo da subito, quando era lungo solo 10 centimetri e lo vedevo girarsi nello schermo dell'ecografo...era già completamente formato e addirittura aveva già il suo minuscolo ditino in bocca... o forse erano solo mie visioni, visioni di uno zio…. Passavo ore prima di dormire a pensare a come sarebbe stato...il colore dei suoi occhi...o magari se aveva già tanti capelli...insomma se mi somigliava già un pochetto (pazzie di uno zio un pà pazzo!!)

Quella sera del 14 avevo una cena ad Ancona, quando, alle 9.00 quasi arrivato, mi è arrivata una telefonata….”portiamo la Vale in ospedale perché Ricki si sta facendo sentire….” …. Cena? Ma quale cena, autostrada…..uscita Ancona….esco…..mi giro…..entro in autostrada, direzione Rimini e GASSSSSSSSSSSS! Ogni due nano secondi guardavo il cellulare sperando di non trovare nessun messaggio…..”Aspettami Ricki che lo zio sta arrivando” dicevo…. Mi ha aspettato.
E' così che alle 07.25 nasce , il mio primo nipotino che diventerà in poco tempo da me straviziato e coccolato, ne sono certo, ne sono tutti certi!!
Da quella cullina, messa accanto al lettone della mamma l’ho potuto vedere, finalmente...ed è proprio in quel momento che davanti a quel batuffolino che sbadigliava ho capito cos’ è la magia della vita e la gioia, il potersi vantare di avere un nipotino così bello (il più bello dell'ospedale ad essere del tutto imparziali!!).

La sera stessa tra le coperte non riuscivo a pensare ad altro..e la mattina dopo appena sveglio sono corso subito a rivederlo… E' bello sapere che lui ti vuole bene in modo incondizionato...è bello sapere che quando camminerà con il suo zio si divertirà un mondo...ed è altrettanto bello sapere che c'è e basta....Quando sarò triste penserà a Riccardo..sorriderò..e tutto tornerà ad essere sereno. Perché Amare è donare tutto se stessi senza chiedere mai nulla…..amare è non dire mai, mi devi….
Domenica poi, ho avuto il mio primo mancamento quando la sorella-mamma me lo ha messo tra le braccia. Dai Ricki, vai dallo Zio......Cosa? Vale ma sei fuori? Io? Lui? Lui in braccio a me? Ma lo rompo…non so fare!! AIUTO!!!

Sono stati i tre minuti più lunghi della mia vita! Sudore, tremarella, gioia e terrore!!!
Poi la sera l’ho ripreso tra le braccia ed è stata una sensazione unica. Da togliere il respiro. Ero più rilassato e sono riuscito ad assaporarmi ogni singolo istante. Questo tesoro tra le mie braccia. Questa volta ero seduto sul letto libero accanto a quello di mia sorella. Con i suoi occhioni chiusi dormiva da vero angioletto, poi si svegliava, mi guadava, sbavusciava un pochino e poi ancora nanna fino a quando mi sono sentito la mano destra, quella con la quale gli sorreggevo il corpicino, tremare….ammazza che scoreggia che mi hai mollato… e bravo Ricki!

Ma il momento che non mi scorderà mai, tra tutti, è sicuramente quello in cui, mentre lo accarezzavo, mi ha stretto il mio pollicione con la sua manina….e da quel momento ho capito quanto sia vera la frase “quando tuo figlio stringe per la prima volta il tuo ditone tra le sue manine significa che diventi suo per la vita”. Ovviamente non sono suo padre, e lui non è mio figlio, ma in quel momento mi è scesa una gocciolina dall’occhio….mi ha stregato.  

Gli ho detto GRAZIE.
Non ricordo di averlo detto ad alta voce o averlo solamente pensato, ma in quel preciso istante ho visto gli occhi di mia sorella puntati su di me. Ha fatto una mossa come per dire qualcosa, qualcosa dalla quale si è trattenuta. Se mi ha sentito so perfettamente che ha capito il senso di quel grazie. Se non mi ha sentito sono sicuro che me lo abbia letto tra le lacrimuccie che mi solcavano il viso.
Un grazie speciale, un grazie speciale per un angelo che mi ha ridato l’alba, un angelo che mi ha fatto capire quanto sia straordinaria la vita, quanto sia straordinaria la felicità, quanto sia importante vivere. Quanto sia importante amare chi ti ama. Forse alcuni di noi non sono capaci di amare proprio perché desiderano essere amati, vale a dire vogliono qualcosa dall'altro invece di avvicinarsi a lui, senza pretese e volere solo la sua semplice presenza. Un angelo che mi ha fatto capire quanto sia sciocco e stupido vivere pensando solo a ciò che ti fa del male. Cercando solo la tristezza. Un angelo che mi ha dato la forza di gettare un peso a forma di cornice dentro allo scatolone. Ha fatto un rumore tremendo, rumore di peso del passato. Rumore di passato finito. Rumore di silenzi. Rumore di un sorriso nel silenzio. Rumore di vita. Rumore di nuovo. Rumore di cambiamento. 

“L’ESSENZIALE è INVISIBILE AGLI OCCHI” "Il piccolo principe" Antoine de Saint Exuperie

GRAZIE RICCARDO PER REGALARCI OGNI GIORNO UN MONDO PIENO DI SORRISI A ME, AI TUOI GENITORI, AI TUOI NONNI ED AI TUOI TANTI ZII…..


1 commenti:

Anonimo ha detto...

LE MIE FELICITAZIONI A TUA SORELLA.
UN ABBRACCIO
LORENZO