lunedì 24 novembre 2008
lunedì 17 novembre 2008
UN ARRIVO TUTTO SPECIALE
Dopo alcuni giorni di assenza…..eccomi qua per comunicare una lieta notizia.
Sabato 15 Novembre 2008 alle ore 07.25 è nato un pargoletto di 54 cm di lunghezza e 2.690 kg di peso…..il mio nipotino RICCARDO, figlio della mia sorellina Valentina e del suo ragazzo Tiziano. Il mio primo nipote. Avverto un’ incredibile sensazione al pensiero di essere diventato zio, quest’appellativo che per la maggior parte di noi è compreso tra quelli che fanno parte della parentela mi commuove profondamente, forse perché presto mi sentirò chiamare zio, zietto.
La nascita è un giorno speciale nella vita di ogni individuo. E' senza dubbio quello in cui egli è venuto al mondo. La nascita di una persona, che dal punto di vista prettamente medico viene considerata come il momento in cui un essere vivente viene alla luce dal grembo della madre, possiede in realtà un significato ben più profondo. Essa rappresenta il punto di inizio della nostra esistenza, il momento a partire dal quale veniamo riconosciuti come persone e acquisiamo dei diritti fondamentali, primo fra tutti quello alla vita. La nascita di un bimbo è sempre un lieto evento e un momento di grande gioia e felicità. È l'occasione per festeggiare una nuova vita che viene alla luce e per augurare a mamma e papà una vita ricca di serenità e soddisfazioni per il proprio piccolo.
Non nego di aver provato un emozione straordinaria. Non credevo di potermi commuovere in questo modo. Ma quegli occhioni blu, sempre spalancati per guardarsi attorno, quelle manine piccine, cicciotte e piene di grinze, questo faccino cosi….cosi….cosi….non riesco proprio a descriverlo.
Ricki è arrivato nella nostra vita come il sole a primavera.
Quello che aspetti da nove mesi che desideri con tutte le forze, che ti fa sentire tutte le forze ribollire dalla gioia. Fremo quando lo vedo, perché è mio nipote, e perché è la quintessenza della bellezza. Lo osservo tra le braccia della sua mamma: si addormenta tra le sue braccia, lei gli strofina naso bocca guance contro il viso. È di una tenerezza che mi toglie il respiro. Ho cominciato ad amarlo da subito, quando era lungo solo 10 centimetri e lo vedevo girarsi nello schermo dell'ecografo...era già completamente formato e addirittura aveva già il suo minuscolo ditino in bocca... o forse erano solo mie visioni, visioni di uno zio…. Passavo ore prima di dormire a pensare a come sarebbe stato...il colore dei suoi occhi...o magari se aveva già tanti capelli...insomma se mi somigliava già un pochetto (pazzie di uno zio un pà pazzo!!)
Quella sera del 14 avevo una cena ad Ancona, quando, alle 9.00 quasi arrivato, mi è arrivata una telefonata….”portiamo la Vale in ospedale perché Ricki si sta facendo sentire….” …. Cena? Ma quale cena, autostrada…..uscita Ancona….esco…..mi giro…..entro in autostrada, direzione Rimini e GASSSSSSSSSSSS! Ogni due nano secondi guardavo il cellulare sperando di non trovare nessun messaggio…..”Aspettami Ricki che lo zio sta arrivando” dicevo…. Mi ha aspettato.
E' così che alle 07.25 nasce , il mio primo nipotino che diventerà in poco tempo da me straviziato e coccolato, ne sono certo, ne sono tutti certi!!
Da quella cullina, messa accanto al lettone della mamma l’ho potuto vedere, finalmente...ed è proprio in quel momento che davanti a quel batuffolino che sbadigliava ho capito cos’ è la magia della vita e la gioia, il potersi vantare di avere un nipotino così bello (il più bello dell'ospedale ad essere del tutto imparziali!!).
La sera stessa tra le coperte non riuscivo a pensare ad altro..e la mattina dopo appena sveglio sono corso subito a rivederlo… E' bello sapere che lui ti vuole bene in modo incondizionato...è bello sapere che quando camminerà con il suo zio si divertirà un mondo...ed è altrettanto bello sapere che c'è e basta....Quando sarò triste penserà a Riccardo..sorriderò..e tutto tornerà ad essere sereno. Perché Amare è donare tutto se stessi senza chiedere mai nulla…..amare è non dire mai, mi devi….
Domenica poi, ho avuto il mio primo mancamento quando la sorella-mamma me lo ha messo tra le braccia. Dai Ricki, vai dallo Zio......Cosa? Vale ma sei fuori? Io? Lui? Lui in braccio a me? Ma lo rompo…non so fare!! AIUTO!!!
Sono stati i tre minuti più lunghi della mia vita! Sudore, tremarella, gioia e terrore!!!
Poi la sera l’ho ripreso tra le braccia ed è stata una sensazione unica. Da togliere il respiro. Ero più rilassato e sono riuscito ad assaporarmi ogni singolo istante. Questo tesoro tra le mie braccia. Questa volta ero seduto sul letto libero accanto a quello di mia sorella. Con i suoi occhioni chiusi dormiva da vero angioletto, poi si svegliava, mi guadava, sbavusciava un pochino e poi ancora nanna fino a quando mi sono sentito la mano destra, quella con la quale gli sorreggevo il corpicino, tremare….ammazza che scoreggia che mi hai mollato… e bravo Ricki!
Ma il momento che non mi scorderà mai, tra tutti, è sicuramente quello in cui, mentre lo accarezzavo, mi ha stretto il mio pollicione con la sua manina….e da quel momento ho capito quanto sia vera la frase “quando tuo figlio stringe per la prima volta il tuo ditone tra le sue manine significa che diventi suo per la vita”. Ovviamente non sono suo padre, e lui non è mio figlio, ma in quel momento mi è scesa una gocciolina dall’occhio….mi ha stregato.
Gli ho detto GRAZIE.
Non ricordo di averlo detto ad alta voce o averlo solamente pensato, ma in quel preciso istante ho visto gli occhi di mia sorella puntati su di me. Ha fatto una mossa come per dire qualcosa, qualcosa dalla quale si è trattenuta. Se mi ha sentito so perfettamente che ha capito il senso di quel grazie. Se non mi ha sentito sono sicuro che me lo abbia letto tra le lacrimuccie che mi solcavano il viso.
Un grazie speciale, un grazie speciale per un angelo che mi ha ridato l’alba, un angelo che mi ha fatto capire quanto sia straordinaria la vita, quanto sia straordinaria la felicità, quanto sia importante vivere. Quanto sia importante amare chi ti ama. Forse alcuni di noi non sono capaci di amare proprio perché desiderano essere amati, vale a dire vogliono qualcosa dall'altro invece di avvicinarsi a lui, senza pretese e volere solo la sua semplice presenza. Un angelo che mi ha fatto capire quanto sia sciocco e stupido vivere pensando solo a ciò che ti fa del male. Cercando solo la tristezza. Un angelo che mi ha dato la forza di gettare un peso a forma di cornice dentro allo scatolone. Ha fatto un rumore tremendo, rumore di peso del passato. Rumore di passato finito. Rumore di silenzi. Rumore di un sorriso nel silenzio. Rumore di vita. Rumore di nuovo. Rumore di cambiamento.
“L’ESSENZIALE è INVISIBILE AGLI OCCHI” "Il piccolo principe" Antoine de Saint Exuperie
GRAZIE RICCARDO PER REGALARCI OGNI GIORNO UN MONDO PIENO DI SORRISI A ME, AI TUOI GENITORI, AI TUOI NONNI ED AI TUOI TANTI ZII…..
venerdì 14 novembre 2008
Ancora una, poi basta. Ancora una volta mi lascerei stringere dalle tue catene. Mi lascerai lacrime mute che bagnano il cuscino. Mi lascerei condurre fino alle tue fantasie. Mi lascerai ricordi strappati, che rigano il volto.
D’improvviso l’aria è più pesante...respiro fumo. Divento fiato sui vetri appannati. Soffio interminabile lungo pochi secondi. Devo svuotare il posacenere. In questi momenti mi sento una corda sospesa nel vuoto con tutto quel cielo di mezzo e sotto le case e le colline che sembrano un presepe. Le luci colorate sono già montate su tutti i lampioni e mi fanno l’occhiolino… Sono scintille appannate, decorazioni sugli alberi spogli bruciate qua e là.
Di buio steso tra i contorni del cielo, di profumo di caldarroste.
Alle volte mi sento ghiaccio e vento freddo. Con le mani fredde soffio nebbia e note sbiadite.
Quella cagna con il cappello rosso sa che non ci sei più e mi guarda con gli occhi "tristi" mentre io la accarezzo e la invito ad accompagnarmi a fare un pò di compere....
Il padrone suona la chitarra e la musica accompagna la voce appiccicata a cappotti scuri.
La stazione mi guarda da dietro il giardino. E’ partito anche l’ultimo treno senza di me. Stasera lo invidio, lui che corre da te.....io lontano da te...
martedì 11 novembre 2008
Un anno
sono davanti alla nostra prima fotografia scattata in spiaggia, le immagini scorrono animate e quasi nemmeno le guardo troppo preso dai mille pensieri. Io che non riesco a togliermi dalla mente, dalla pelle, e dalle mani il tuo profumo. Il tuo pensiero. Mi è entrato dentro così tanto che ovunque sia non sento altro.
È stata una giornata "strana" quella di ieri e scusami se non so definire quello che provo ora... felicità x essere stati insieme o amarezza x aver visto ancora una volta chiudersi un desiderio? Ho passato tutto il viaggio stamattina a chiedermi se forse, chissà, avrei trovato una sorpresa... se forse, chissà avrei trovato una dimostrazione....se forse, chissà....ma non ci possono essere sorprese oggi....oggi è l'11 novembre...
Hai avuto più di un'occasione, ho creduto ad ogni tua promessa...promesse sprecate. Tutte.
Tanta paura del futuro da non riuscire a lasciare il passato? Mah, troppo banale per me c'è molto altro....e lo sai....
Mi spiace tanto ma stavolta è l'ultima. Queste sono le parole che pensavo oggi, quelle che non sono stato capace a dirti con tono convincente ieri... parole difficili anche solo da pensare. Ancora più difficili, e tristi, e pesanti perchè ti amo da morire e fa male sentire che ti sforzi, e pure tanto per..... Non ti sforzare che non lo merito, come non merito i tuoi silenzi, né le coccole e gli abbracci che oggi non ho avuto. Perdona se ancora una volta affido i pensieri a questo mezzo ma non mi aspetto nessuna risposta, solo prova ad andare oltre, a guardare nel tuo cuore e a chiederti quanto sei disposta a rischiare, quanto sei disposta a perdere o vincere....se anch'io sono tutta la tua vita... come tu lo sei per me.
Non so neppure io perchè mi ritrovo qui a scrivere, ancora. Forse perchè, oggi è esattamente un anno dal giorno in cui.....il mio cuore è ancora pieno dei nostri ricordi... In questi mesi ho avuto modo di conoscere tanta gente, tante ragazze, donne ma pure quando pensavo che potesse essere la volta buona per rinchiudere in un cassetto il pensiero di te, la tua immagine riecheggiava dentro di me facendomi un male della Madonna. Mi chiedo quando smetterò di soffrire, mi chiedo se un giorno questa stretta al cuore andrà via, se questa morsa allo stomaco mi lascerà respirare... Mi hai detto che sono il grande amore della tua vita... come crederti? Mi hai lasciato ed ora ti fai i cavolacci tuoi... scusami ma quello sbagliato non sono io. Non puoi dire che forse, un giorno staremo insieme "sempre", che, che, che... Io ti voglio, sempre, senza smettere neanche per un attimo.. non ho smesso di amarti neanche quando mi facevi del male, neanche quando mi trattavi come un giocattolo...ed anche adesso e la mia paura più grande è non sapere quando smetterò di farlo... Come puoi chiedermi di aspettarti? All'aereoporto ci ho "riso su" e sono tornato indietro...ma ciò che mi hai detto è molto triste. Se mi amassi davvero, se pensassi veramente di me ciò che dici non avresti rischiato, come stai facendo, di perdermi... Se tieni così tanto ad una persona non sopporti neanche l'idea che possa essere sfiorata da qualcuno che non sei tu... il solo pensiero dovrebbe farti male da impazzire... Anche se vorrei tanto che tu tornassi qui da me.. vorrei che tornassi per restare! Vorrei poter fare l'amore con te senza poi farmi mille paranoie sui se....sui ma... Voglio dormire ogni notte accanto a te, voglio svegliarti la mattina con il cornetto e il caffè sul letto come io so fare.
Ma è dura dimenticarti.. non riesco a cancellare tutto come fai tu... Ed ora? Cosa siamo io e te? Amici forse?? no, non ci credo...non è possibile. Non ti donerò mai e poi mai la mia amicizia. Ma allora perchè quando ci rivediamo sembra, guardando i nostri occhi, che il tempo non abbia mai mutato certi sentimenti? Perchè quando mi guardi e mi prendi la mano sento ancora Amore? Io non ti dirò mai più quello che penso... Ma per fortuna che ci sono quelli...i ricordi... Ci rivedremo, forse. Non so quando e non so neanche a cosa questo possa servire e dove ci porterà.... E dubito che succederà. So solo che credo alle mie parole di ieri. "il vero amore si incontra una sola volta nella vita"....
E’ passato un’anno ma è come se fosse successo ieri. Mi hai allontanato, a tuo dire ora, senza nessun motivo valido. Perdonare chi ti ha ferito è "facile" ma dimenticare non lo è di certo.Quindi ora basta col rancore. Basta con i brutti ricordi. Basta con quel nome che mi tira fuori tutta la rabbia per ciò che è stato gettato via. Basta con la malinconia durata un anno. Basta con i se. Basta con i ma. Basta con tutta quella tristezza che mi sono portato dietro per troppo tempo. Sono stanco di essere costantemente triste, sono ritornato ad essere quello che ero. Certo, con te sarebbe tutto più bello, ma...non fa niente. E' la vita. E' ora di chiudere DEFINITIVAMENTE questo capitolo e andare avanti. Strapperò le pagine dei brutti ricordi, dei pianti, tenendo solo le pagine dei bei momenti vissuti. Perchè di momenti stupendi e indimenticabili c'e' ne sono stati davvero tanti e sarebbe impossibile dimenticarli.
Ripenso ad un anno fa... Quando.... aspetto con trepidazione il momento. Ecco, si avvicina. Le tue parole e ....il sogno è finito. Non c'è nemmeno bisogno di rimetterlo nel cassetto...si è concluso così... Con quelle tue parole. Quella giornata caotica altro non è stata che..."l'inizio della fine". Da allora troppe cose sono cambiate......troppe cose mi hanno ferito. Mi illudevo che sarebbe stato un giorno da ricordare con gioia e nostalgia per entrambi. Invece con rammarico mi accorgo che così non è mai stato...mi illudevo che sarebbe stato unico ed irripetibile, come tutti i giorni vissuti insieme a te, invece......non è stato così.
Quando camminerai serena la sera, rivolgi uno sguardo verso il cielo, verso la nostra stella, verso la nostra luna.....in quel momento altri sogni tracceranno una nuova vita, ma il nostro amore giurato resterà eterno.....continuando a vivere nascosto nella stupidità e nell' irrazionalità del nostro cuore.
Tu dimmi che cos'hai oppuere che fai finta
meglio rischiare non concedersi mai.
Ma perchè devi avere paura di un bicchiere in più
meglio rischiare non concedersi mai
E se ti va
lunedì 10 novembre 2008
La fretta
venerdì 7 novembre 2008
La particolarità dei rapporti...
Io, per esempio, Amo delle persone, vicine e lontane a me. Nonostante le ami, non mi spoglio più però del tutto della mia corazza/armatura/faccia di culo o come volete chiamarla, e mai mi propongo nudo e indifeso con tutto me stesso sulle mani a mo' di offerta propiziatoria. Ho ri-cominciato ad indossare questa maschera come difesa. Non mi mostro più completamente. Lascio una parte di me solo a me stesso. Non permetto più a nessuno di entrare nel mio vero mondo, il mio vero mondo che solo questo blog ha la possibilità di conoscere. E, appunto, di questo blog quasi nessuno ne è a conoscenza. Lascio che gli altri vedano di me solo ciò che io voglio che vedano. E forse è questo il motivo per il quale scappo, di sera in sera, da un letto ad un altro. Appena mi sento leggermente coinvolto scappo, fuggo a fare colazione da solo. (Rileggendola, questa parte mi sa un pò triste. Posso trasmettere l'idea di essere una persona sola. Nulla di questo. N.D.P.)
Ma amore incondizionato non significa che coloro (le persone) che mi sono saltate sul cuore spiaccicandomelo, o mi hanno detto/fatto cose spiacevoli, io le abbia accettate e dimenticate....anzi. Però non è semplice mandare a c****e una persona vicina a te, le vuoi bene, ami quella sua cosa chiamata anima, e che a prescindere dalle incarnazioni è comunque, nell'imperfezione, perfetta. Certo, alcune che vadano affanculo, perchè non si può rispondere all'amore con l'odio e con la cattiveria. Anche se, secondo me, l'opposto dell'amore non è l'odio, ma l'indifferenza.
Diciamo che due volte su dieci mi va bene, dribblo, accetto e non mi lamento.
Diciamo che sette, di quelle dieci volte sbotto....e non è un bel vedere nè sentire.
Ma quella decima volta che va male, la tranvata o come volete chiamarla, è inevitabile...ma se è lei a farmela sotto i piedi non è proprio facile mandare tutto a cagare.....si cerca sempre di fare indigestione di quelle famose chicche....(chicche riferite al ciò che ho scritto in un post. Non altro...).
E impari sempre più quanto sia rara la vera amicizia. E sei felice di avere nella tua vita molti conoscenti, pochi amici molto ma molto speciali.
L'insicurezza, forse, o il fatto che quando vogliamo bene a qualcuno siamo incapaci di dire: mi piace parlare con te, ho bisogno di te, mi manchi. Perchè non fa figo essere dipendenti affettivamente da qualcuno...io per primo sono un grande stronzo che ora si rifiuta di portare avanti rapporti in cui ci sia anche una minima dipendenza emotiva. Ma anche perchè sarebbe troppo bello sapere che sei importante per qualcuno, e che se vai sotto una macchina hai qualcuno che ti accende una candela con dolore autentico, non tipo "ah sì, lo conoscevo, ci ho trombato una volta o due, che disgrazia". Famiglia a parte, ovvio.
Io riesco a dire certe cose a certe persone, ad altre no. Perchè? Non lo so. E quindi le tratto come estranee, perchè estranee sono, a ben guardare.
Allora cosa faccio? Mi incazzo con la persona a cui voglio bene dandole della stronza/o, egoista egocentrica/o, superficiale, indifferente e paraculo/a (quest'ultimo appellativo nel caso si difenda dicendo appunto che mi vuole bene e che non vorrebbe mai farmi del male)? No.
La cancello, nell'idea che, se veramente mi vuole bene, deve conoscermi e comportarsi meglio di altri, e sapere come sono fatto, come funziono eccetera.....eccetera. E quindi, se mi ferisce o non mi dà la necessaria considerazione, non mi vuole bene, non mi merita. Punto.
Mi incazzo invece con me stesso perchè non sono capace di prendere il telefono e dire alle persone che non possono cercarmi solo quando hanno tempo o hanno voglia. Quello lo fanno già le centinaia di persone che conosco.
Dalle persone che ho scelto come elette, mi aspetto di più. Voglio di più. Pretendo di più. Perchè io posso dare di più rispetto agli altri rapporti che ho. Io dò tanto, ma pretendo tanto. Non mi accontento più, non accetto più.
Altrimenti, che tornino nel limbo delle conoscenze casuali, dei contatti occasionali.
Io ho dalla mia una grande forza: so stare da solo, so aspettare solo anche per anni, mi so concentrare e rimanere focalizzato su ciò che voglio -o non voglio. Su me stesso.
mercoledì 5 novembre 2008
Che bello il nuovo album di Vinicio...
ti prego chiamami tesoro adesso mentre piove e l'aria è fredda
ed ogni goccia d'acqua che mi sta bagnando mi parla un po' di te.
sono giorni che cammino senza meta portandoti per mano
se anche torneremo uguali a prima non importa
se dovrò mandarmi in cenere
per ritornare a vivere
la pioggia mi feriva e non avevo più parole
ora è diventata neve e cade morbida...
e io sono quello a cui fai accendere sigarette
e sono quello per cui le hai accese tu
il sano non crede al malato si annoia alla malattia
se avevi dei ricordi ora ora sono passati a me
e sono nudo per strada
da quando non mi copre il tuo sguardo
e nuda è la strada e i binari le insegne e nuda sei tu
il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo sguardo
siamo orfani io te e la strada
se non si divide il buio si tradirà sempre la luce
io te e la strada se non si divide il buio
si tradirà sempre la luce
e nuda è la strada e i binari le insegne e nuda sei tu
il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo amore
siamo orfani ora
.....
ti prego chiamami tesoro adesso mentre piove e l'aria è fredda
e
sono giorni che cammino senza meta
portandoti nel cuore
martedì 4 novembre 2008
Amanda Knox: Il Personaggio Televisivo Dell'Anno
Amanda Knox è il personaggio televisivo dell'anno, anche se non ha mai partecipato a una trasmissione. È la ragazza che tutti vorrebbero invitare con la scusa di svelarne il mistero, da «Porta a porta» a «Matrix», da «Domenica in» a «Questa domenica». Nessuno si tirerebbe indietro, nemmeno «Che tempo che fa», chi per scoprirla, chi per redimerla. Potesse Michele Santoro le offrirebbe il posto che già fu di Beatrice Borromeo: parlare di giovani, parlare coi giovani. La tv non farebbe altro che rendere infinito il processo che ora la vedrà implicata (gli altri imputati non contano), in mille varianti possibili ma con un unico sottotesto: la fatalità del Male incarnata dalla bellezza femminile. (Grasso sul Corriere)
Dopo la condanna a 30 anni per Rudy Guede, giudicato con rito abbreviato, e rinvio a giudizio per Raffaele Sollecito e Amanda Knox, la perversa saga perugina entra in una nuova fase. Se ci saranno i domiciliari per il ragazzo pugliese e per la "Dalia Nera" americana non mancheranno gli show televisivi per entrambi...
Il Malore Di Giulio Andreotti
Paola Perego chiede: «Senatore, quale futuro si augura per i nostri bambini? ». Andreotti curvo leggermente in avanti, fissa il vuoto, la testa rivolta di sbieco verso l'alto, il sorriso paralizzato in un ghigno di sofferenza. La Perego ripete la domanda. Silenzio. Lei si sporge in avanti: «Presidente». Silenzio. «Presidente». Parte la pubblicità. Dopo gli spot ecco la Perego con Andreotti: «C'è stata un'interruzione un po' brusca. Chiaramente per via della pubblicità: chiacchierando ce n'eravamo dimenticati». Standing ovation. Andreotti scherza: «Sono contento perché mi avete messo non tra due ladroni ma tra due bellissime ragazze».
domenica 2 novembre 2008
La svolta.
Pensarti, sognarti, scriverti, parlarti è già tanto dolce, tutto questo non mi consente, però, di carezzarti, toccarti, coccolarti, sentire il tuo odore, il tuo profumo, guardare i tuoi occhi, sfiorare le tue labbra, i tuoi capelli, la tua pelle, il tuo corpo, sentire le tua mani su di me, gioire insieme a te su ogni cosa. Ogni cosa che faccio, ovunque vado, immagino te vicina, sento la tua presenza ovunque, notte e di, poi basta solo chiudere le ali della fantasia, per ritornare nella mia realtà. Poggiando i piedi al suolo, mi ritrovo solo, senza di te, solo a far le cose che vorrei fare insieme con te. Mi limito a fare quello che necessariamente va fatto, il resto, che non è poco, lo lascio al domani.
Nella lontananza l’amore brilla come una stella lontana. Non ti puoi più scaldare con il suo calore, non puoi più vedere con la sua luce… eppure il nostro sguardo rimane fisso su di lei...E mai vi sarà nulla di più bello....forse.Venerdi sera sono stato ad una festa con Laura in una fabbrica dismessa in provincia di rimini....BELLISSIMA! Tra la tanta gente ho rincontrato Caterina, una sua amica conosciuta un pò di tempo fa. Una bellissima persona con la quale ho trascorso bei momenti ma alla quale ho tarpato quasi immediatamente le ali con le solite, scontate frasi inflazionate...."sono in un periodo particolare della mia vita...non innamorarti di me....potrei farti solo del male....sono in attesa del suo ritorno...."
Come dicevo, ci siamo rivisti e......cavolo, era più bella di come me la ricordavo... Abbiamo trascorso una serata straordinaria. Il giorno dopo abbiamo fatto colazione insieme e abbiamo trascorso assieme l'intera giornata.
Un solo imperativo: il passato è il passato. Guardare il futuro vivendo il presente.
Intorno alle 16.00 circa ho avuto un'idea. Gliel'ho proposta in modo mooooolto misterioso. Ha accettato. L'ho accompagnata a casa (vive da sola), ci siamo cambiati, e siamo ripartiti.
Il nostro sguardo rimarrà sempre fisso su quella stella, unica e speciale, ricordo di qualcosa di meraviglioso gettato al vento come spazzatura.....ma di stelle nel cielo ce ne sono tante....
Eravamo in macchina. Una strada da me già percorsa. Riconoscevo posti, cartelli stradali, panchine, negozzi.. Eravamo a Saturnia, diretti verso un ristorante "Bacco e Cerere". Per dimenticare completamente una persona credo, anzi, ho voluto provare a ripercorrere le stesse strade che percorsi con lei...così da destabilizzare la sua immagine che ho impressa nel mio cuore.
"L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore". Ed ora io ti vedo, e non riesco più a scorgere la ragazza che eri un tempo, Quella a cui ho voluto sul serio bene. Talmente tanto bene da amarla, lasciarmi amare e sognare un futuro, una vita assieme. La persona che si è dimenticata quel giorno speciale che era ieri.... Non sei più niente ora. Mi accorgo guardantoti che non sei più la ragazza che ho amato. Per il mio Angelo tu saresti stata la "persona adatta a me"....ma, a quanto pare, non ero però io adatto a te, tu non eri adatta a me, al mio cuore. Non l'ho voluto mai accettare. Ora però è arrivato il momento di farlo.
Pian piano il presente svanisce...lentamente, molto lentamente sfuma nei contorni e tutto diventa memoria...tu diventi memoria...diventi un ricordo , un semplice ricordo sopravvissuto a un mondo che purtroppo non esiste più...... ripenso a tutti i giorni passati insieme, rivivo nella mia mente ogni singolo istante, ogni momento, ogni secondo durante ilquali mi sono sentito veramente felice.....e......le mille e infinite promesse, gli attimi rubati, i baci che morivano sulle tue labbra.. .